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11 settembre 2001, quando il mondo cambiò

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11 settembre 2001: ventitré anni fa la tragedia delle Torri Gemelle

Quattro aerei dirottati, 19 terroristi, quasi tremila vittime. Sono i numeri dell’attacco terroristico che colpì al cuore la città di New York e gli Stati Uniti. Alla commemorazione la stretta di mano tra Harris e Trump, presenti anche Biden e Vance.

Il volo della American Airlines 11, in viaggio da Boston a Los Angeles, venne dirottato e condotto a schiantarsi su una delle Twin Towers, alle 8:46. Diciassette minuti dopo, alle 9:03, il volo American Airlines 175 colpisce la Torre Sud del World Trade Center. Un terzo aereo, dirottato dai terroristi di Al Qaida finisce sul Pentagono, a Washington, mentre un quarto fallisce l’obiettivo schiantandosi in Pennsylvania. Le televisioni statunitensi raccontano gli attentati in diretta. Le immagini fanno il giro del mondo.

Le cerimonie in ricordo


Alle 8.46 ora dell’East coast(costa orientale), le 14.46 in Italia, è iniziata la commemorazione a Ground Zero, il memoriale degli attentati laddove sorgevano le Torri gemelle. Sono presenti, e tutti l’uno vicino all’altro, il presidente Joe Biden, la vicepresidente e candidata democratica Kamala Harris, il candidato repubblicano Donald Trump,  il suo numero 2 JD Vance, l’ex sindaco di New York Michael Bloomberg. Harris e Trump si sono così incontrati nuovamente solo dodici ore dopo il loro primo dibattito, e si sono stretti la mano. 

Quella tragedia immane ha portato profondi e radicali cambiamenti nella politica estera degli Stati Uniti, nelle pratiche di sicurezza interna e nella mentalità di molti americani che fino ad allora non si erano mai sentiti vulnerabili ad attacchi di estremisti stranieri. 

Le conseguenze dell’evento hanno avuto effetti anche a livello globale, e coinvolto diverse generazioni. Gli Stati Uniti hanno risposto guidando una “Guerra globale al terrorismo”, cui sono seguite le invasioni di Afghanistan e Iraq. Operazioni militari in cui morirono centinaia di migliaia di afghani e iracheni e migliaia di soldati americani, rendendo l’Afghanistan il luogo della più lunga guerra mai combattuta dagli Usa, più di Corea, Vietnam ed Europa.

Mentre la complicata eredità dell’11 settembre continua a evolversi, comunità di tutto il Paese portano avanti tradizioni commemorative che spaziano dalla deposizione di corone di fiori all’esposizione di bandiere, dalle marce ai messaggi radio della polizia.

Sia il presidente Joe Biden che la vice Kamala Harris hanno pubblicato proprie dichiarazioni sul sito della Casa Bianca. Dichiara Biden:“In questo giorno di 23 anni fa, i terroristi credevano di poter spezzare la nostra volontà e metterci in ginocchio. Si sbagliavano. Si sbaglieranno sempre. Nelle ore più buie, abbiamo trovato la luce. E di fronte alla paura, ci siamo uniti per difendere il nostro Paese e per aiutarci a vicenda. È per questo che i terroristi ci hanno preso di mira: la nostra libertà, la nostra democrazia, la nostra unità. Hanno fallito. Ma dobbiamo rimanere vigili. Oggi la nostra guerra più lunga è finalmente finita. Ma il nostro impegno per prevenire un altro attacco al nostro popolo non finirà mai. Continueremo a smantellare le reti terroristiche ovunque le troviamo. E continueremo a consegnare alla giustizia i terroristi che complottano contro l’America, proprio come abbiamo fatto con Osama bin Laden nel 2011 e con Ayman al-Zawahiri nel 2022. E soprattutto, continueremo a ricordare: siamo gli Stati Uniti d’America. Noi resistiamo. E non c’è nulla che vada oltre le nostre capacità quando lo facciamo insieme”. 

La Harris dichiara: “L’11 settembre 2001 i terroristi hanno cercato di attaccare e distruggere il nostro modo di vivere, la nostra democrazia, le nostre libertà e tutto ciò che ci è caro come americani. In questo tentativo hanno fallito.Nei giorni successivi, ci è stato ricordato che l’unità è possibile in America. Insieme, abbiamo chiarito che non ci piegheremo né ci spezzeremo di fronte al terrorismo. Ci siamo stretti attorno alle vittime e alle loro famiglie. Abbiamo lavorato per superare l’odio e la discriminazione che molti dei nostri concittadini hanno subito dopo gli attacchi. E abbiamo combattuto per il Paese che amiamo e per gli ideali che ci stanno a cuore. Tutto questo lavoro continua ancora oggi”.

Donald Trump, che ha in programma di visitare anche il memoriale della Pennsylvania, ha dichiarato a Fox News: “È stato un giorno molto, molto triste, orribile. Non c’è mai stata una cosa del genere”.

L’11 settembre è una data che resterà nei cuori di chi l’ha vissuta. Sembrava dovesse scoppiare la 3a guerra mondiale. All’epoca la mia ex fidanzata, spaventatissima, volle rimanere al telefono per farsi rincuorare. Non lo dimenticherò mai, le ripetevo(e ingannavo me stesso):” è solo un incidente aereo, non è la fine del mondo”.

E intanto il mondo è cambiato, da allora. In peggio.

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