È nato il 3 giugno all’Ospedale Versilia di Lido di Camaiore il piccolo Sebastian, venuto al mondo con il parto cesareo dopo trentadue settimane. Pesa due chili ed e sta bene anche se è ricoverato nel reparto prematuri. Nulla di strano se non fosse che la mamma Flavia Alvaro, ha il record della partoriente più anziana d’Italia compiendo il prossimo ottobre 64 anni.
“Una gravidanza tranquilla vissuta con serenità– racconta il ginecologo Andrea Marsili – Certo, ero preoccupato, all’inizio incredulo, la prendevo anche in giro bonariamente, ma Flavia si è messa in gioco, ha voluto fortissimamente questo figlio ed è volata in Ucraina per ben due volte. Al primo tentativo circa due anni fa Flavia aveva abortito alla 14esima settimana: un trauma. E anch’io all’inizio avevo manifestato parecchie perplessità umane e mediche”. La signora Alvaro, infatti, è volata fino a Kiev (in piena guerra) alla clinica d’eccellenza mondiale ‘Biotex Com’ della capitale ucraina per la fecondazione in vitro (in Europa il limite massimo è 50 anni). Il costo della fecondazione in vitro si aggira intorno ai 15mila euro. L’embrione, come riporta il quotidiano, proviene da due giovani, un bagnino e una maestra di nuoto della stessa piscina.
Nello scorso autunno, Flavia parte ancora per l’Ucraina, non senza problemi sia per la guerra, con Kiev sotto i bombardamenti, ma anche per il costo della fecondazione che si aggira intorno ai 15mila euro. Nella confusione, si perde e nel frattempo nella clinica trovano gli embrioni provenienti da due giovani, un bagnino e una maestra di nuoto.
Viene avvertito il ginecologo viareggino che riesce a rintracciarla e avviene il miracolo artificiale. Al suo ritorno in Italia comincia il monitoraggio: “La placenta era previa – spiega Marsili a La Nazione- ma per il resto nessun problema”. Una gravidanza serena quella di Flavia fino all’ottavo mese, quando il piccolo ha urgenza di nascere e viene eseguito un parto d’urgenza vista la pressione sanguigna della madre che si alza.
Ora però Sebastian sta bene, è ricoverato nel reparto prematuri, ma non appena avrà raggiunto il peso forma la mamma potrà portarlo a casa a Viareggio dove l’aspetta anche la nonna, che di anni ne ha addirittura novantatré.
Siamo arrivati al ridicolo. Con tutto il rispetto per Sebastian, perché ogni vita è sacra. Ma qui c’è da ridere.
Questa signora ha aggirato furbescamente la legge pur di diventare madre, e sia ben chiaro, sganciando soldi, rischiando un viaggio in Ucraina. Mettere al mondo un bimbo che non h alcuna colpa, se non quella di essere merce in vendita da ucraini senza scrupoli.
A vederla in foto mi ricorda mia nonna alla sua stessa età, ma io avevo 10 anni. Mia madre mi ebbe a 35 anni, e si sentiva “vecchia”. Questa simpatica 64enne invece è arzilla e disposta a tutto. Avrebbe sopportato decine di aborti ancora, probabilmente, pur di coronare questo desiderio che dimostra quanto narcisismo ed egoismo, se accompagnati da disponibilità economica e complicità altrui, danno i loro frutti. Comunque facciamole i nostri auguri, se lo merita. Avrà fatto contenta anche la madre ultraottuagenaria rendendola nonna.
Così va il mondo.