E’ morto il piccolo Alessandro. Il suo cuore non ha retto. Troppo gravi le lesioni da schiacciamento subite dal trattore in manovra nell’enorme piazzale di ghiaia bianca, dove di solito giocava e correva con la bici.
Sembra che anche ieri il piccolo fosse in sella alla sua bicicletta, ma una manovra con il trattore del padre Federico nella sua azienda agricola lo ha travolto – anche se la dinamica è tutta da ricostruire da parte della procura di Ferrara – il genitore non si sarebbe accorto che nella traiettoria delle grosse ruote del trattore c’era il figlioletto, otto anni fra qualche mese.
È la tragedia che si è consumata vicino Ferrara, a pochi chilometri dal confine con il territorio comunale di Vigarano, a Porotto, in aperta campagna. Secondo la prima ricostruzione, il padre del piccolo avrebbe fatto una manovra per lasciar passare l’altro figlio più grande in sella a uno scooter e mentre stava compiendo questa manovra, l’uomo avrebbe investito il figlio più piccolo, Alessandro Bruttomesso.
Ma i dettagli di come è avvenuto l’incidente sono ancora da ricostruire: per questo è stato aperto un fascicolo di indagine che in questo momento è per incidente stradale, anche se il magistrato di turno si sta muovendo non tralasciando alcuna altra ipotesi. Accanto agli agenti della Questura di Ferrara, giunti prontamente, è stata a lungo al lavoro nel piazzale dove si è consumata la tragedia, anche la polizia scientifica per i rilievi del caso.
La PM Barbara Cavallo ha disposto il sequestro dell’area e del trattore. Il piccolo, subito soccorso dal padre che ha allertato il 118 è morto pochi minuti dopo, durante la corsa in ambulanza verso l’ospedale Sant’Anna di Ferrara, a causa delle gravissime ferite riportate.
È la seconda tragedia di questo tipo che accade nel Ferrarese in poco più di un anno. Il 21 maggio dell’anno scorso, una domenica mattina, a Santa Maria Codifiume, frazione di Argenta, nei pressi di un capannone agricolo, un trattore guidato da un vicino di casa e amico dei genitori, mentre stava scaricando del mangime, investì mortalmente il piccolo Diego, un bambino di cinque anni.
In questo caso il bimbo non morì all’istante, ma il giorno dopo all’ospedale Maggiore di Bologna dove era stato trasportato d’urgenza nel disperato tentativo di salvargli la vita. In quell’occasione il bimbo venne subito soccorso dai genitori che erano insieme a lui durante una passeggiata con la bici. Inchiesta aperta per omicidio colposo, ma dopo attenti accertamenti, la stessa procura ha chiesto l’archiviazione dell’indagine a carico dell’amico di famiglia. Sul caso di Porotto sarà disposta probabilmente l’autopsia sul corpicino del piccolo Alessandro e una consulenza cinematica per ricostruirne la dinamica.
E’ sempre triste venire a conoscenza di tragedie che coinvolgono in maniera così assurda giovani vite.