Il “caso” Dante e studenti musulmani a Treviso: “Iniziativa della docente, non era concordata”

Si è conclusa l’ispezione disposta dal Ministero dell’Istruzione e del Merito sulla vicenda della scuola di Treviso in cui una docente ha deciso di esentare due studenti musulmani dallo studio della Divina Commedia di Dante Alighieri. È emersa “l’estemporaneità dell’iniziativa della docente non concordata né con il Dirigente scolastico né con il Consiglio di classe e non coerente con la programmazione che la stessa docente ha presentato relativamente alla sua materia”, riferisce una nota del Mim. L’Ufficio scolastico provinciale avvierà un apposito procedimento, facendo opportune valutazioni su eventuali provvedimenti disciplinari.

“Si ricorda in ogni caso che non sono ammesse, se non nei casi espressamente previsti dall’ordinamento, deroghe alla programmazione relativa alla propria disciplina”, commenta il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

Oggi Dante, e domani? Angiolieri, Petrarca, Ariosto, Boccaccio, oppure Pirandello , Verga, Quasimodo, Montale, Ungaretti, Manzoni, D’Annunzio…forse sarebbe giunto il momento di introdurre una tipologia nuova di reato per chi nega o vuole cancellare l’identità culturale nazionale. Nessuna pena detentiva o sanzione amministrativa/pecuniaria, ma la lettura e il riassunto scritto più prova orale sulle opere che vengono contestate da i “nuovi italiani”.

Dantescamente parlando, sarebbe un ottimo contrappasso!

(Fonte:adnKronos)

Da Nicola Gallo

Partenopeo, diploma di Maturità Classica (Lic.Stat. G.B.Vico), Laurea in Scienze Politiche conseguita presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Frequentazione parziale di Belle Arti. "Per aspera ad Astra, ad Astra ad Infinitum". Informare è un dovere, è un diritto. Informare ed essere informati, per il bene di tutti.

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