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Terremoto nei Campi Flegrei, trema anche Napoli. Scossa di magnitudo 4.4, la più potente da 50 anni

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Uno sciame sismico nei Campi flegrei, con scosse che si susseguono da questa mattina, allarma il territorio napoletano. Cinque scosse in particolare questa sera hanno portato anche gente in strada. Una, poco dopo le 20.10, a una magnitudo stimata dall’Ingv di 4,4, preceduta da un’altra di magnitudo 3,5. Altre scosse, meno forti, sono state registrate dall’Ingv in serata: una di magnitudo 2.4 alle 21.30, un’altra di 3.9 alle 21.46 e di 3.1 alle 21.55.

Il 27 settembre dell’anno scorso era stata rilevata una scossa di magnitudo 4.2.

I tempi più recenti, il 27 ottobre 1996 si registrò una scossa di magnitudo 4.1. 

Le scosse sono state avvertite nettamente dalla popolazione non solo tra Baia, Bacoli e Pozzuoli, ma anche in molti quartieri di Napoli, il Vomero e Fuorigrotta soprattutto, ma anche Chiaia e quelli occidentali ai confini con Pozzuoli. La scossa più rilevante ha fatto scattare l’allarme anche in alcuni Comuni dell’hinterland come Casavatore, Giuliano e Afragola.

Curcio ha riunito l’unità di crisi

Dopo lo sciame sismico registrato stasera nell’area dei Campi Flegrei a Napoli, sono in corso a Roma, nella sede della Protezione civile nazionale di via Vitorchiano, i lavori dell’Unità di crisi convocata dal capo Dipartimento Fabrizio Curcio, in costante contatto con il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci.

Per prudenza a Napoli la linea 2 della metropolitana è stata fermata. Pervenute alla sala operativa dei vigili del fuoco alcune segnalazioni per crepe e caduta di cornicioni in edifici. Le squadre sono sul territorio per la verifica diretta della situazione.

“Lo sciame sismico che nella serata di oggi è stato avvertito nell’area dei Campi Flegrei continua a suscitare comprensibile apprensione tra gli abitanti. Ho già sentito il prefetto di Napoli e il sindaco di Pozzuoli per accertarmi di eventuali danni a persone o cose. Sono in costante contatto con il nostro capo Dipartimento Fabrizio Curcio che sta presiedendo i lavori del Comitato operativo appositamente convocato”. Lo dichiara il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci.

La scossa più forte da 50 anni

Quella registrata stasera all’Ingv nei Campi Flegrei a Napoli, interessati da un nuovo sciame sismico, è la scossa più forte almeno degli ultimi 54 anni nella zona dove insiste un bradisismo monitorato dall’Osservatorio Vesuviano. Fra il 1970 e il 1972 furono rilevati, come ricorda il Dipartimento della Protezione civile, sciami sismici con eventi di bassa magnitudo, in gran parte non avvertiti dalla popolazione: furono registrate circa 2.600 scosse tra il 28 febbraio e il 30 ottobre 1970, tutte sotto magnitudo di 2.0. Un’altra ‘crisi bradisismica’ è documentata fra il 1982 a il 1984: dal suo inizio sino a fine 1983 si registrarono oltre 5.000 eventi significativi.

Nel 1984 aumentò il numero di terremoti di magnitudo più elevata (a luglio si registrarono scosse fino a 4.1) culminati in quello che fece segnare 3.8 l’8 dicembre. Da quel momento la sismicità si ridusse fino a cessare nel 1985.

La caldera è la minaccia che fa tremare la terra. Purtroppo in questi casi non possiamo fare altro che sperare, ma la natura magmatica della Terra è un fattore che sovrasta l’umanità, anche se è sotto terra. Perdonatemi il gioco di parole. Qui non c’è da scherzare: in caso di eruzione Vesuvio o terremoto, non solo si rischiano vittime, ma anche un esodo di una popolazione intera.

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