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Giornata mondiale della Terra

 La giornata della terra è stata creata nel 1970, quando i movimenti ambientalisti erano ancora alle loro origini, dalle Nazioni Unite, che ha stabilito che si dovesse celebrare un mese e un giorno dopo l’equinozio di primavera, quindi il 22 aprile. All’origine della iniziativa c’è la teoria ambientalista della biologa americana Rachel Carson, autrice del testo Primavera silenziosa nel 1962; fino a quel momento la sensibilità ambientalista era quasi assente negli Stati Uniti così come nel resto del mondo industrializzato. Successivamente, la questione divenne politica fino all’istituzione della giornata, che portò alla creazione dell’Agenzia per la Protezione Ambientale degli Stati Uniti e all’approvazione di altre leggi ambientali prime nel loro genere, tra cui il National Environmental Education Act, l’Occupational Safety and Health Act, e la legge sull’aria pulita.

L’Onu che definisce “la giornata della madre Terra” e mette in fila: oceani che si riempiono di plastica e diventano più acidi, caldo estremo, incendi e inondazioni che hanno colpito milioni di persone, crimini dell’uomo che distruggono la biodiversità, crescente commercio illegale di specie selvatiche. Tutto questo può accelerare la velocità di distruzione del pianeta.

L’osservatorio europeo Copernicus e l’organizzazione metereologica mondiale dell’ONU fanno il punto sul 2023 che ha raggiunto un numero record di giorni di stress termico estremo, in cui la temperatura percepita ha superato l’equivalente di 46 gradi.

Ondate di caldo ma anche eventi estremi: 2 milioni di persone colpite da inondazioni o tempeste, una grave siccità nella penisola iberica e  nell’Europa orientale, il più grande incendio nella storia del continente. 

Gli eventi climatici estremi ormai sono così frequenti che è difficile ignorarli. Secondo una ricerca , il 77% dei “millennial” – cioè la generazione nata tra il 1981 e il 1995, circa – è stata testimone di almeno un evento meteorologico grave negli ultimi 12 mesi.

Chiaramente questo ha dei risvolti psicologici: leggere costantemente di siccità o di alluvioni scatena diverse risposte emotive, tutte poco piacevoli. Il 56% degli under 25 pensa che l’umanità sia condannata. Una conseguenza del catastrofismo climatico è l’Ecoansia.

Duole ammetterlo, ma l’eco-ansia è del tutto giustificata. Se si pensa a come noi, Homo(poco)Sapiens abbiamo depredato le risorse naturali, inquinato, vessato in tutti i modi questo bellissimo pianeta, di ansia ce n’è da avere.

Siamo tutti passeggeri sulla stessa nave, e paradossalmente la teoria del caos di Lorenz ha una sua logica, perché, se ad ogni azione segue una reazione, allora non dobbiamo meravigliarci riguardo gli eventi climatici estremi che si verificano, come nel caso di Dubai.

Non dobbiamo pensare alla Terra come una eredità che lasciamo ai nostri posteri, ma come un prestito che facciamo nei loro confronti. Si è soliti definire in Diritto “amministrare come buon padre di famiglia”(enunciazione classica di Ius Romano), eppure noi stiamo andando alla deriva. Vista dallo spazio, la Terra è un bellissimo gioiello blu, pieno di vita; eppure da vicino, malgrado l’infinita bellezza di paesaggi paradisiaci, si nasconde, o si mostra direttamente a cielo aperto, lo scempio e la devastazione ad opera dell’umanità, responsabile di una condotta irresponsabile(!).

Se muore l’Uomo, la Terra continuerà a vivere, ma se muore la Terra l’Uomo e tutte le altre miriadi di creature moriranno.

Pensateci, e non solo oggi che è ufficialmente la giornata mondiale della Terra, ma tutti i giorni.

Colgo l’occasione per fare gli auguri di compleanno ad una persona per me cara, che proprio oggi festeggia 46 rivoluzioni su questo pianeta intorno al Sole. Auguri. Sappi che tra tutti quelli che ho conosciuto, di te so tantissimo, e ti ammiro per come sei. C’è chi ti giudica per la copertina ignorando gli altissimi contenuti. Chi non ti conosce ti disprezza e diffida di te, perché non sa quanto immensamente vali, prius inter partes, plurimum posse. So che leggerai queste righe, e ti esorto a fare, anche se sei accidioso come pochi, perché pensi che sia sprecato il tuo fare. Cui prodest ti domanderai, e io so che sai essere anche un grande altruista, e questo forse è un difetto in questa società. Ma tieni duro, hold on, mio caro carissimo. Dopo tutto, se siamo protagonisti di un gioco o un romanzo, non vuoi vederne il finale?

Si vales bene, bene est, ego valeo, vale atque vale, frater, umbra et lux anima mea. Per aspera ad astra, ad astra ad infinitum, ad altiora itinera, exclesior! Ex tenebris oritur lux, vae victis!

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