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Botti & fuochi

NAPOLI, 22 DIC – Botti e fuochi illegali, si intensifica la vendita in vista del Capodanno. E direttamente proporzionali all’aumento della domanda di mercato anche i sequestri dei carabinieri. I militari del comando provinciale di Napoli monitorano l’intero territorio con servizi dedicati. Il primo a finire nei guai un 39enne di Casalnuovo di Napoli già noto alle forze dell’ordine. Durante una perquisizione i carabinieri della locale tenenza hanno scoperto ben 1537 ordigni di varia natura. Tutti illegali, destinati verosimilmente ai clienti della provincia. Oltre 59 chili di botti sequestrati, affidati in custodia ad una ditta specializzata. Per il 39enne una denuncia in stato di libertà.
    Altrettanto pericoloso il materiale trovato nell’abitazione di un operaio di Gragnano. L’uomo, incensurato di 53 anni, nascondeva in casa 59 ordigni esplosivi improvvisati e due “cipolle”, bombe contenute nelle dimensioni ma devastanti negli effetti. Il 53enne è stato arrestato per ricettazione dai militari della stazione di Gragnano ed è ora ai domiciliari in attesa di giudizio.

Se leggete sul mio riquadro c’è scritto: “partenopeo”, ossia napoletano.

Nonostante i miei genitori me lo proibissero, da bambino avevo amici le cui famiglie a Capodanno si sfogavano “militarmente” con articoli pirotecnici di ogni tipo. Io stesso con i miei amici, ricordo che la mattina del 1 gennaio andavamo per strada alla ricerca di botti inesplosi, cosa non solo stupidissima , ma anche pericolosissima. Infatti mi esplose ” una miccetta” in mano. Fortunatamente oltre lo spavento, non ebbi danni fisici. La sensazione fu come una grossa martellata, per la mia manina di bambino di 9 anni.

Diventato più grande i miei genitori mi permisero di acquistare fuochi d’artificio. Comprai quei triangolini che compiono una rotazione multicolore una volta accesi.

Beh, quando finì di illuminarsi, pensai che il “triangolino” fosse spento. Invece di buttarlo dal balcone( cosa che a Napoli fanno tutti), lo riposi (mi sembrava spento) sul tavolo in soggiorno. Prese fuoco il tavolo. E mio padre, che già aveva sventato l’incendio dell’alberello cinese in plastica con le lucette schizoidi un paio di anni prima, ripeté l’impresa di “vigile del fuoco domestico”.

Vi prego, state attenti. Non esiste fuoco d’artificio sicuro al 100%. Persino le candele romane, quelle che a Napoli chiamano comunemente “stelletelle” sono composte di alluminio similmente alla termite, esplosivo industriale. Le parti incandescenti si staccano dall’asticella in filo di ferro e possono provocare danni cadendo.

Fate attenzione.

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