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Dl aiuti, sì al bonus 200 euro

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Luglio si avvicina e i dipendenti pubblici e privati, che rappresentano circa la metà della platea di 31,5 milioni di beneficiari della misura contro il caro vita prevista dal Decreto aiuti, per aver diritto al bonus da 200 euro varato dal governo, dovranno presentare un’autodichiarazione.

Il bonus spetta infatti sì in via automatica, ma solo “previa dichiarazione del lavoratore di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18”. Anche per i lavoratori dipendenti, per i quali il pagamento dei 200 euro avviene in automatico senza necessità di presentare domanda all’Inps, c’è dunque un passaggio obbligato per far sì che il beneficio possa essere riconosciuto nella busta paga in arrivo a luglio. Il lavoratore dovrà dichiarare di non essere titolare di un trattamento pensionistico o di reddito di cittadinanza.

Nel caso in cui il lavoratore, poi, sia titolare di più rapporti di lavoro, potrà chiedere il pagamento dell’indennità dichiarando di non avere fatto un’analoga richiesta ad altri datori di lavoro.

 Diversa la situazione per i dipendenti pubblici che avranno diritto al bonus una tantum da 200 euro, previsto dal dl Aiuti. A questi, infatti, non servirà compilare alcuna auto-dichiarazione sul diritto di ricevere il bonus, come invece previsto per gli altri lavoratori dipendenti.

Lo prevede un articolo della bozza del dl Semplificazioni fiscali atteso oggi in Consiglio dei ministri.

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