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Il paradosso degli 80 euro

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Nel 2020 oltre 3.5 milioni di contribuenti hanno dovuto restituire integralmente o parzialmente il bonus 80 euro ed il trattamento integrativo per un totale di 665 milioni di euro.

Dall’altro lato della medaglia un boom di erogazioni con 12.8 milioni di aventi diritto alle agevolazioni per un totale di 11.9 miliardi di euro, +19.7% rispetto al 2019.

Questi sono i principali dati relativi alle misure previste per la riduzione del c.d. cuneo fiscale e messi nero su bianco nel report annuale pubblicato dal Dipartimento delle finanze del Ministero dell’economia (Mef) sulle statistiche delle dichiarazioni Irpef per l’anno d’imposta 2020.

Tornando ai bonus non spettanti, dei 3.5 milioni di soggetti citati, circa 1.2 milioni hanno dichiarato una restituzione integrale per un totale di 500 milioni di euro.

Il dato generale delle restituzioni si è incrementato notevolmente rispetto al 2019, annualità in cui era attivo solo il bonus Irpef “80 euro” (il c.d. bonus Renzi) e che per questo presentava circa “solo” 1.7 milioni di contribuenti obbligati alla retrocessione per mancanza dei requisiti reddituali per un totale di 478 milioni di euro da rendere alle casse dell’erario (con poco meno di un milione di contribuenti che dichiararono la totale non spettanza del bonus pari a 373 milioni di euro).

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