“Il pallottoliere dei voti ci dà ragione se Italia viva continua a votare con il centrosinistra. Così dopo l’estate la possiamo approvare”. Così, in un’intervista al Corriere della Sera, il deputato del Pd Alessandro Zan. L’identità di genere, osserva, é da tempo “una definizione giuridicamente consolidata. Insomma è paradossale che con questi precedenti giuridici si voglia togliere la definizione di identità di genere proprio a una legge sulle discriminazioni”. Sul ddl pesano tuttavia un migliaio di emendamenti che, secondo Zan, “sono la dimostrazione evidente che la Lega non ha nessuna intenzione di trattare. Ma io non ci credo che un Paese civile come il nostro possa rimane ostaggio della Lega. Confido nella terzietà della presidente del Senato Casellati. È una sua prerogativa chiedere il ritiro degli emendamenti e di lasciare solo quelli significativi. Del resto il Paese è dalla parte del ddl Zan, lo dicono i sondaggi. Lo sono soprattutto i giovani, ma anche la maggior parte dell’elettorato di centrodestra”. Rivolgendosi a Renzi, l’esponente dem conclude: “lascia stare la Lega che guarda a Orbán e vota con i democratici che guardano a Biden e a Ursula von der Leyen. Ma non solo. Mi piacerebbe ricordare Renzi come l’uomo che ha fatto le Unioni civili e non quello che ha affossato la legge Zan. Se lui c’è, a ottobre l’approviamo”.

Fonte: Ottopagine

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Da CARMINE IANNOTTA

Studente di Scienze Politiche. Comincia la sua formazione giornalistica presso "Aslimitaly News". Appassionato di politica ed economia. Lettore e conoscitore di manga. Gamer esperto.

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